Porsche Carrera GT


Sfruttare soluzioni direttamente dalle tecniche sofisticate del Motorsport? E’ certamente il caso della Carrera GT, il cui motore V10 deriva da un progetto dei primi anni 90 per la Formula 1; la lubrificazione è a carter secco, c’è un doppio albero a camme in testa con fasatura variabile per l'aspirazione, le valvole di scarico sono raffreddate al sodio e la linea rossa del contagiri si trova a 8.400 giri. Tuttavia quel propulsore non scende mai in pista ma in Porsche trovano il modo di non sprecare il lavoro fatto: ne aumentano la cilindrata fino a 5,7 litri e pensano di installarlo sul prototipo da utilizzare a Le Mans nel 1999! Anche questa volta, però, nulla di fatto.

Dato l’impegno dell’Audi per lo stesso scopo, si teme la concorrenza interna al gruppo VW, e come se non bastasse, nello stesso periodo c’è molto fermento in Porsche per via di una rivoluzione in arrivo: la Cayenne. In ogni caso, la Carrera GT, viene presentata come concept-car al salone di Parigi del 2000 e visto l’enorme interesse del pubblico, dal 2003 al 2006, inizia la regolare produzione nello stabilimento di Lipsia, dove vengono prodotte al ritmo di una trentina al mese, assemblate come se fossero delle vetture da competizione, fino al 1270° esemplare.



Tra le tante raffinatezze di quest'auto, merita una certa attenzione il telaio monoscocca in fibra di carbonio realizzato dall’italiana ATR Composites. Dello stesso materiale è realizzato il telaio ausiliario, mentre le sospensioni sono di tipo push-rod. Il carbonio - insieme alla ceramica - è utilizzato invece nella realizzazione dei dischi freno da 380 mm di diametro. I cerchi anteriori sono da 19” e quelli posteriori da 20”. Non è invece una novità, soprattutto in casa Porsche, l’ala posteriore che si solleva al di sopra dei 110 km/h per incrementare il carico aerodinamico. Cambio rigorosamente manuale, a sei marce con impugnatura in legno.




La Porsche Carrera GT è ricordata per la cattiveria con la quale trattava il proprio pilota. Un motore così potente (612CV), abbinato ad un corpo vettura così leggero (1250kg), la rendono davvero difficile da domare, e portarla al massimo senza conseguenze è un’esperienza che solo i piloti professionisti possono permettersi. Pare che circa 70 modelli siano andati distrutti, mentre gli appassionati di cinema ricorderanno che proprio la Carrera GT ha il triste primato di essere stata la più costosa auto distrutta intenzionalmente in un film (sul set di Redline, nel quale in realtà ne sono passate a miglior vita ben 2)







In collaborazione con ADRMotorsport

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