Imola Classic 2018 (Peter Auto)
La manifestazione, organizzata da Peter Auto (ormai un punto
di riferimento mondiale per le auto storiche da competizione) ha avuto luogo
all’autodromo di Imola dal 26 al 28 ottobre, con 225 straordinarie vetture
raggruppate in sette classi:
Classic Endurance
Classic Endurance Racing 2 (27 vetture partenti)
Euro F2 Classic (9 vetture partenti)
Group C Racing (19 vetture partenti)
Heritage Touring Cup (39 vetture partenti)
Sixties’ Endurance (50 vetture partenti)
The Greatest’s Trophy (17 vetture partenti)
Euro F2 Classic (9 vetture partenti)
Group C Racing (19 vetture partenti)
Heritage Touring Cup (39 vetture partenti)
Sixties’ Endurance (50 vetture partenti)
The Greatest’s Trophy (17 vetture partenti)
Tra le auto del Group C
Racing, sono schierate vetture prodotte tra il 1982 ed il 1994, e che scrissero
alcune delle pagine più gloriose della storia della 24H di Le Mans. Le Porsche
956 che inizialmente dominavano le gare, si trovarono ben presto in
competizione con avversari di tutto rispetto: Lancia, Jaguar, Mercedes, Toyota,
Nissan e Mazda ma anche vetture di costruttori più modesti come Cougar, Dome,
Rondeau, Spice e WM, che si dimostrarono competitivi grazie all’interpretazione
intelligente delle norme basate sulle severe restrizioni riguardanti il consumo
di carburante. Il Gruppo C vide il suo declino agli inizi degli anni ‘90 dopo
una breve convivenza con le Sport 3.5 (Peugeot 905, Jaguar XJR-14, Toyota
TS010).
Grazie
all’esperienza ed al know-how acquisiti nelle gare di auto storiche, Peter
Auto ha lanciato il The Greatest’s Trophy, aperto alle auto Sport e Gt pre-1966
di produzione italiana (Alfa Romeo, Abarth, Bizzarini, Iso, Lancia, Osca
Stanguellini). A partire dal 2013, la categoria accetta (esclusivamente su
invito) anche alcune auto particolarmente selezionate; tra Maserati A6 GCS,
Ferrari 250 GT Berlinetta e Alfa Romeo TZ / SZ, si sono potute ammirare le
Porsche 904 ed RSK 718, l’Aston Martin DB2 Vantage e una DB HBR5
Ospite d’onore è stato
Emanuele Pirro (cinque volte vincitore alla 24 Ore di Le Mans), alla guida di
due vetture, entrambe appartenenti al gentleman driver Gianluca Rattazzi: una splendida
Alfa 33/3 del 1969 e una Lola T290 BDG del 1972.
Fare una cernita tra le foto da postare, per
scegliere quelle più significative, è stata davvero una cosa difficile. Molte
delle auto da corsa presenti in pista e nei paddock di Imola,erano delle
autentiche rarità, che rappresentavano al meglio la storia dell’automobilismo,
quella fatta di circuiti, gare, piloti e successi memorabili. I nomi dei piloti
di cinquanta anni fa erano ancora presenti sulle fiancate delle auto, che
portavano la livrea risalente alla loro gara più importante.
Porsche 917, Ferrari 250 GT, Cobra Daytona,
Ford GT40, Chevrolet Corvette, BMW 3.0 CSL, Jaguar XJR14… marchi e modelli che
non hanno bisogno di alcun commento.
Impossibile non dedicare il finale alla particolarissima Howmet TX (Turbine eXperimental) del
’68, unica vettura con turbina a gas (derivata da un progetto per un elicottero
militare) ad aver vinto una gara, ed ad aver stabilito 6 record di velocità riconosciuti dalla FIA.